Dopo il virus gastro-intestinale che il bell’untore ha provveduto a diffondere in casa settimana scorsa (era dal ‘78 che non avevo incontri ravvicinati con la tazza!!!), da Venerdì sera l’influenza ha messo le tende in casa sotto forma di raffreddore, tosse e l’immancabile febbre.

E con Edo in queste condizioni, imbottito di ibuprofene e paracetamolo (non ha fatto mai storie e sceneggiate, un ometto, ha solo una forte repulsione per la suppostina per questo siamo passati alla tachipirina sciroppo), gli unici svaghi del week-end sono stati per la mamma un bel giretto sabato a fare la spesa, mentre ieri mi sono fatto due giri in farmacia, si proprio due perché mi sono divertito così tanto alla mattina che ho voluto bissare anche nel pomeriggio.

A parte questo abbiamo cercato di rendere proficua la reclusione e così abbiamo deciso di fare alcuni cambiamenti nella cameretta spostando finalmente il lettino dalla parete più fredda: con Edo in mezzo ai piedi come aiutante non è stato facile, ma ci siamo divertiti e alla fine il risultato è stato buono.

Adesso arriva la parte più difficile: mettersi in contatto con la pediatra per prendere appuntamento: ho come la sensazione che sarà un’impresa titanica.