Ci ho messo un po’ per rendermene conto e poi il raffronto era impietoso. Passati i primi momenti di amore incondizionato verso l’ultimo arrivato, mettici pure la felicità di questo frugoletto che dormiva beato e che si sentiva poco, ma dopo – pian pianino – questo innamoramento si é affievolito.

Su un piatto della bilancia Edo sull’altro Vick e il confronto era impari, da un lato un essere pensante dall’altro un essere poco propenso al dialogo tutto preso dalle sue tette o dal bibo (adesso “allatto” anch’io alla grande!). Poi da papà, non avendo vissuto quel periodo esclusivo appannaggio della mamma, dovevo ricominciare da capo. E non è stato semplice, né facile. Il tempo a nostra disposizione è aumentato con il passare dei giorni e poi la settimana trascorsa a casa ha fatto scoppiare definitivamente e incondizionatamente l’amore per Vick, i suoi sorrisi riempiono il cuore – ci guardiamo negli occhi, accenno a un sorriso e lui mi risponde subito allargando il suo visino a più non posso – le sue urla affamate meno, ma ormai ci stiamo conoscendo sempre di più e come dice la mamma non potevo non innamorarmi di lui essendo la mia copia, il mio mini-me!

Da leggere ascoltando Nat King Cole in “When I fall in Love”