“Come tutti i nati il 2 ottobre (io e Massimo – in confidenza – siamo in buona compagnia), ho sempre avuto un rapporto tormentato ma vivo con il nostro co-festeggiato: l’angelo custode. La preghiera infantile “Angelo che sei il mio custode…” ha lasciato il posto alle ironie dell’adolescenza e ai dubbi dell’età adulta, fino a quando un approccio diverso alle questioni dello spirito mi ha convinto dell’esistenza di energie invisibili agli occhi (l’essenziale, direbbe il Piccolo Principe). Ma c’è un angelo visibilissimo, la cui festa è stata giustamente associata a quella degli esseri di luce. Il nonno. Il nuovo Stato Sociale. Se in Italia la disoccupazione endemica dei ragazzi dai 18 ai 40 anni non ha ancora prodotto una rivolta è perché i nonni mantengono i nipoti con i soldi che avrebbero voluto lasciare in eredità ai figli.
Il nonno custode è un nonno sempre più lucido e longevo. Un nonno pioniere, protagonista di una rivoluzione demografica che non ha precedenti nella storia. Gli anziani si avviano a diventare maggioranza nel Paese. Un primato che comporta diritti, ma anche doveri. Uno è il ruolo, già ricordato, di banchieri a fondo perduto. L’altro consiste nel non potersi più permettere il lusso di essere vecchi. Finché erano pochi, i nonni avevano tempo e modo di dedicarsi alla rivisitazione nostalgica del passato. Ma da quando sono un esercito, e un esercito in salute, tocca loro il compito che sarebbe della giovinezza: fare progetti, annaffiare sogni, coniugare verbi al futuro. Affinché si avveri l’auspicio di un umorista sublime, Marcello Marchesi: l’importante è che la morte ci colga vivi.”
Massimo Gramellini
1 comments
Dalle8alle5 said:
2 Ottobre 2013 alle 14:17
Ma auguri!
Buon compleanno per i tuoi (ehm, trentaeccetera se non sbaglio) anni.
Riguardo ai nonni, sì, sono la spina dorsale economica del Paese.
E anche la salvezza di migliaia di famiglie che non sanno dove mandare i figli quando le scuole/asili sono chiuse.