Mi ricordo tutto, ogni minimo dettaglio di quanto successo 5 anni fa, ma se dovessi scegliere fra tutti non posso dimenticare il momento esatto che l’ostetrica mi diede in braccio quel piccolo pacchettino. Notte, ma ero sveglissimo (mi ero fatto un pre-sonno durante il travaglio!), la tensione era svanita subito dopo la visita d’urgenza visto l’imprevisto (chiamiamolo così) e improvvisamente nella sala parto è calato un silenzio irreale, c’era una calma assoluta, nessun bimbo in arrivo e quindi con il pacchettino in braccio mi aggiravo in tutta tranquillità e non perdevo nemmno un secondo di quell’amore appena sbocciato, ogni piccola smorfia era mia, ogni sopriro, ogni piccolo scatto ed io in quella notte di 5 anni fa mi aggiravo come il re del mondo.

Il giorno delle dimissioni la giornata era stupenda, un sole bello e caldo nonostante fine Novembre, l’ultima sistemata alle cinture in macchina e via verso l’ospedale, la giornata perfetta, il riverbero della luce sui vetri della camera, l’incontro finale con l’ostetrica per ricordarci che da quel momento appena varcata quella soglia tutto sarebbe stato diverso, non riuscì a non commuovermi in mezzo a quel gruppo di neo-genitori, ma ero felice, tutto era come l’avevo sempre sognato compreso il viaggio in macchina verso casa e appena varcata la soglia di casa il mostriciattolo iniziò a urlare. Che fare? No panic, via subito di ciuccio.

Buon compleanno Edo.