Sto lavorando in piena notte (in questo momento sono le 2.34) e sto aspettando dei colleghi di Roma che finiscano le loro belle attività di verifica che tutti i servizi siano nuovamente funzionanti (vorrei capire  a quest’ora chi si mette con il cellulare a scaricare contenuti multimediali per non parlare di loghi, suonerie e altre amenità del genere, va bè!) e nel silenzio della notte e dell’attesa sto ascoltando una canzone di Battiato:

“Ti salverò da ogni malinconia,
perché sei un essere speciale ed io avrò cura di te…”

Il pensiero non può che andare al mio ometto che se la dorme beato (per fortuna!) nel suo lettino anche se ogni tanto qualche bel colpetto di tosse si sente, tranquillo tra le braccia di Morfeo e non riesco a non pensare che tutto quello che Dio mi ha riservato nella mia vita alla fine avesse un disegno preciso e soprattutto uno scopo preciso che è quello di gioire, sorridere ed essere felice proprio per questo bellissimo regalo, a volte un po’ rompiballe, casinista sempre, mattiniero come se dovesse dare la sveglia a un battaglione di parà ma infinitamente dolce e sorridente, un sorriso che nei miei momenti di tristezza è manna dal cielo.

Sempre, fin che mi sarà possibile avrò cura di te perchè sei il mio essere speciale e unico. Finchè non sarai stabile sulle tue gambe io ti starò accanto a sorreggerti nei momenti di difficoltà e quando sarà giunto il momento di lasciarti andare farò un passo indietro ma sarò sempre lì ad aiutarti, quell’ombra che adesso guardi incuriosito sarò io ed io avrò sempre cura di te. Quando sul tuo volto ci sarà tristezza, rabbia o delusione io mi prenderò cura di te e sarò lì a curare le tue ferite, perchè tu sei il mio essere speciale dal sorriso staordinariamente bello e coinvolgente.

Questo Dio ha voluto per me ed io ne sono felicissimo (e in questo momento anche un po’ assonnato e rintronato!). Ma mi chiamano o facciamo mattina…