E’ normale quando si trascorre una domenica da incubo farsi i dispetti come se si avesse 2 anni e (quasi) mezzo, mettendosi sullo stesso piano del proprio bimbo? Non so se è normale, ma è quello che è successo a me ieri per tutto il giorno, non sono stato capace di fare l’adulto e a pensarci bene mi viene da ridere (le lacrime le lascio per altre cose!).

Penso a quante cose sono cambiate da quando in casa siamo diventati tre e non c’è dispetto, litigio, sfida, stanchezza, sonno che mi faccia rimpiangere per un secondo la vita di prima. Niente e nessuno mi potrà mai convincere che prima era meglio, sicuramente diverso, ma non meglio.

Amo il suo sguardo attento, curioso, dolce.

Amo il suo sorriso vivace, spontaneo, immenso.

Amo il suo vocione, i suoi versi, i suoi gesti.

Amo i suoi boccoloni biondi, lunghi, morbidi.

Amo le sue gambette quando a tutta velocità mi corrono incontro.

Amo quando manda i bacini con la mano.

Amo quando sul lettone prende le mani mie e della mamma e le unisce.

Amo quando leggiamo i libretti.

Amo quando giochiamo insieme.

Amo quando facciamo il bagnetto.

Amo quando siamo a cena e sei seduto al mio fianco.

Amo quando guardiamo “Momo”  in tv.

Amo quando facciamo il riposino pomeridiano nel lettone.

Amo mio figlio.