Io insieme a collega G. abbiamo deciso di mettere al bando il caffè liofilizzato e schifoso delle macchinette. Negli ultimi mesi abbiamo partorito le seguenti idee/proposte:

  1. macchinetta da caffè dai colori milanisti con relative cialde e bicchierini a tema (proposta scartata perchè avremmo dovuto imboscare tutte le sere cotanta bellezza di macchinetta, qualche interista invidioso si sarebbe lanciato in qualche atto di vandalismo)
  2. moka elettrica, ma il solo fatto di pulire la caffettiera ogni volta (due volte al giorno) ci ha fatto desistere immediatamente dal continuare a coltivare questa idea
  3. boicottare la macchinetta dell’ufficio e praticare l’astensionismo da caffeina

Alla fine ha vinto l’idea più semplice partorita alla mattina e messa in pratica immediatamente e così ieri in pausa pranzo abbiamo fatto in sequenza le seguenti commissioni:

  1. da mediamondo acquistato bollitore b&d (che non ci trapani il fegato!) all’onorevole cifra di  circa 13 euro
  2. da esselongilinea acquistato 2 tazze e relative confezioni di tè verde

Dopo cotanti acquisti, abbiamo provato subito il nostro nuovo strumento battezzandolo con acqua frizzante (questo avevamo a disposizione al volo evitando di andare in giro con bollitore) e il suo l’ha fatto egregiamente: acqua frizzante bollente e piena di bolle galvanizzate dall’improvviso bagno termale, un successo! Alle ore 16 (fuso orario di Londra), ci siamo fatti la nostra prima tazza di tè verde (con acqua naturale questa volta).

Perché il tè verde? In ordine:

  1. perché ha proprietà antiossidanti (non sia mai che mi arrugginisca!)
  2. perché ha proprietà dimagranti (e vai che da stasera si banchetta stile pranzo di nozze!)

Semplicemente miracoloso: da oggi il tè verde sarà compagno inseparabile delle nostre giornate lavorative! A parte gli scherzi, il solo fatto di non bere più quella brodaglia scura delle macchinette è già un successo. La domanda però sorge spontanea: quanto durerà questa mission al tè verde? Stay tuned.