La serata al ristorante è stata come ce l’aspettavamo: se non ci hanno cacciato è stato un miracolo! Fortunatamente la musica ci ha dato una mano, grazie a due sciamannati (sembravano i righeira ancora più invecchiati e imbruttiti di quanto lo siano adesso che hanno amorevolmente intonato anche “il ballo del qua-qua”) che si esibivano nel locale permettendo al trio di scatenarsi e divertirsi senza menarsi, senza urla al vento, senza cadute, senza dita quasi chiuse nelle porte, senza ripulire e tirare a lucido i pavimenti.

All’uscita, nonostante la stanchezza iniziava a far capolino, abbiamo fatto un giretto (anche per smaltire lo gnocco fritto!) per il paese di Gudo, in festa come ringraziamento per i lavori nei campi (c’è praticamente una via e tutto il resto è… noia, ops campi!) e così ci siamo fermati a guardare l’esibizione di un gruppo di giovani e meno giovani del loco: grazie ai nostri intrepidi e indomiti la festa si è movimentata  riscaldando gli animi infreddoliti dei paesani scatenandosi immediatamente in balli sfrenati.

Non ci credete, guardate qui e alzate il volume, standing ovation per Varinda, Luca & Edo: