Ufficio. Pausa pranzo. Come facciamo quasi sempre almeno due volte alla settimana si va in palestra. Scendiamo giù in garage e sulla macchina del mio collega Gino (Giorgi-n-o) c’è un biglietto della vigilanza:

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Leggendo il biglietto ci siamo ribaltati dal ridere e ci siamo fatti il tragitto ufficio-palestra pensando alla guardia che scriveva tutto serio il biglietto perché il pupazzetto in macchina non gli faceva veder bene i numeri del pass (è ormai finito il tempo dei pass fasulli per parcheggiare in garage!). Lo so che siete curiosi e vi state chiedendo quale pupazzetto fosse la causa di cotanto avviso. Ve lo presento immediatamente: “fichetto mio”!!! Non è uno spasso? 🙂

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Da leggere ascoltando Cochi e Renato in “E la vita, la vita