“Mamma, guaddaaa!!! Una bambina sola!! Pecchè è sola? Mamma e papà non c’è???”

Come spiegare a un bimbo treenne che esistono anche persone adulte che per una serie di motivi non sono cresciute in altezza?

“Amore mio, non è una bimba… non ti preoccupare, è una signora bassa. Può andare in giro da sola. Non è una bimba!”

Perché quello che gli occhi di Edo hanno visto non è stata una nana (è politically correct o devo usare altri termini?), ma i suoi occhi hanno visto una bambina perché l’altezza di quella donna è la sua altezza, è quella dei suoi compagni alla scuola materna, è quella dei suoi amichetti del cortile e giustamente la sua mente ha elaborato un pensiero che per lui è semplice: un bimbo non può andare in giro da solo, non può concepire che un bimbo sia in giro da solo anche perché glielo abbiamo sempre detto fin da piccolissimo vista la sua indipendenza, ci vuole sempre la mamma o il papà, anzi per Edo ci sono quasi sempre entrambi.

Da leggere ascoltando Fabrizio De Andrè in “Un giudice”