27 Gennaio

Quando saranno grandi regalerò a Edo e Vick un libro, un libro di sport e di storia, un libro che racconta le vicende di un calciatore ungherese che divenne in Italia uno degli allenatori più vincenti e attraverso le vicende sportive arrivare fino al momento più buio della storia del XX secolo.

Mi immagino in difficoltà a spiegargli cosa sia stata la Sho’ah, la distruzione e l’annientamento di un popolo, come far capire a un ragazzino nato negli anni 2000 cosa il regime nazista aveva progettato e stava soprattutto compiendo in modo sistematico, la soluzione finale. Ma sono sicuro che attraverso quelle pagine di calcio riusciranno a capirne la portata storica di quegli eventi tragici e dell’immane tragedia del popolo ebraico.

Quando saranno grandi e avranno l’età per capire e comprendere quel ventennio tragico della storia europea, allora sul loro comodino ci sarà la storia di Arpad Weisz, morto ad Auschwitz il 31 Gennaio del 1944, di sua moglie Elena e dei suoi figli Roberto e Clara, nati entrambi alla clinica Mangiagalli di Milano, e morti anche loro nel lager di Birkenau 3 giorni dopo essere arrivati ed invitati a fare la doccia. Ma ci sarà la storia anche dell’allenatore più giovane all’età di 34 anni a vincere il campionato a girone unico (così come lo conosciamo noi) con l’Ambrosiana Inter, capace di vincere due scudetti consecutivi con il Bologna, una Coppa paragonabile alla Champions League dei nostri giorni battendo gli inglesi del Chelsea per 4-1, un allenatore innovativo per idee e soprattutto per metodologie di allenamento.

« Fatto sta che di Weisz, a sessant’anni dalla morte, si era perduta ogni traccia. Eppure aveva vinto più di tutti nella sua epoca, un’epoca gloriosa del pallone, aveva conquistato scudetti e coppe. Ben più di tecnici tanto acclamati oggi. […] Sarebbe immaginabile che qualcuno di loro scomparisse di colpo? A lui è successo. »  (“Dallo scudetto ad Auschwitz” – Matteo Marani)

Da leggere ascoltando Yann Tiersen – La valse d’Amelie:

https://www.youtube.com/watch?v=uNRmUAdoAyk