La pioggia ha scombinato tutti i piani. La festa di fine anno era pronta nei minimi particolari grazie alla buona volontà e ai pomeriggi dedicati dalle educatrici, lo spazio pronto, mamme e papà avevano fatto la loro “sporca” figura, anni di reputazione sciolti come neve al sole dell’equatore danzando (si fa per dire, se c’è una cosa – una delle tante – per cui sono veramente una frana quella è sicuramente ballare) sulle note di “Ciapa la galeina” (per chi non la conoscesse può farsi un’idea ascoltando qui). Cosa altro potrei aggiungere?

Incitamento durante la perfomance delle mamme:

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Per fortuna invece ci sono poche immagini della mia esibizione insieme agli altri papà e se anche ci fossero quel minimo di dignità ancora rimasta la vorrei conservare ancora un pochino. Comunque sto seriamente pensando di iscrivere Edo in un altra scuola materna per evitare altre magre figure nei prossimi anni! 🙂

Ma nonostante il tempo, Venerdì non si è vista nemmeno una goccia di pioggia (mi pareva giusto),  ci siamo divertiti tutti, bimbi e grandi compreso il picnic che avrebbe dovuto svolgersi all’aperto su un prato e invece è stato fatto dentro le aule: con un po’ di fantasia ci si poteva immaginare dove si voleva, chi in un parco, chi in spiaggia, in montagna o per i malmostosi a casa propria.

Il momento clou che ha catturato l’attenzione di Edo tenendolo inchiodato per più dieci minuti è stata la rappresentazione delle educatrici con una storia che era un mix tra “I 3 porcellini” e “Cappuccetto Rosso”.

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Sono davvero ragazze stupende che si prendono cura ogni giorno per parecchie ore dei bimbi con professionalità, dedizione, attenzione ed empatia: sono davvero contento e tranquillo di sapere dove si trova e con chi si trova Edo. Un grazie particolare a Flori (in alto con i cartelloni), Anna (la sua educatrice di quest’anno), Serena che parla in inglese e Ilaria che l’anno scorso ha accolto Edo alla sua prima esperienza in società. Il minimo che potevo fare per vendicami di “Ciapa la galeina” è di pubblicare le foto della loro esibizione.

Poi mi vado a rileggere il post dell’anno scorso e scopro un bimbo che sta crescendo, che cambia non solo fisicamente, ma sta definendo sempre di più il suo carattere, un duro dal cuore tenero che già alla sua età ha messo tra i suoi primi valori l’amicizia e un’innata gioia di vivere per tutte le novità, piccole o grandi, una gioia che mi sorprende sempre e spero che nessun evento della sua vita gli faccia mai perdere questa vitalità.

Da leggere e guardare ascoltando Jovanotti in “Le tasche pieni di sassi”