Ci sono tante piccole e grandi manie nei bambini soprattutto prima della fase rem. La più comune e conosciuta è sicuramente giocherellare con le ciocche dei capelli, ma ce ne sono tantissime altre come toccare un bottone del proprio pigiamino, un braccialetto, infilare le mani nella scolatura di mamma e credo tantissime altre.

Non sono un papà che pensa che il proprio bimbo sia il migliore (più bello, più simpatico, più mangione, etc…), ma forse in questa mania Edo li batte tutti. La fase pre-nanna per lui è scandita dai soliti ritmi (di cui ho già raccontato) e da una piccola fissazione, quella di ravanare gli occhi. Proprio così, ravanare come se cercasse qualcosa di assolutamente importante perso nei nostri occhi: è il suo modo di rilassarsi (il suo naturalmente, non certamente il mio e della mamma!), è il suo modo di sentire il contatto con noi, è il suo di modo di condividere con noi questo suo momento di abbandono, è il suo modo per renderci cavie da laboratorio!

Ma tra tutte le manie di questo mondo, proprio questa?

Passi poi (dopo quasi 2 anni ci fai l’abitudine) alla sera che ci permette di sottostare alle sue torture per poco tempo visto il sonno che lo attanaglia abbastanza velocemente, ma tutte quelle volte, invece, che svegliandosi alle 4 del mattino lo mettiamo nel lettone, in quella situazione è davvero una tortura tipo i prigioneri di Guantanamo! Mi immagino costretto alla tortura del waterboarding e sorridere per così poco rispetto alle tenaglie di Edo.