Non so da quando è stata istituita la festa dei nonni il 2 Ottobre, ma da qualche anno a questa parte mi sembra di essere sempre più vecchio proprio per questa concomitanza.

Per carità, non ho nulla contro i nonni, anzi tutto il contrario. Sono stato cresciuto da mia nonna materna (nonna Ninetta) e grazie anche ai nonni paterni (nonna Mela e nonno Ciccio) ho avuto la possibilità da ragazzino di godere di 3 mesi di vacanza al mare; inoltre Edo fino ad ora è stato accudito amorevolmente dai nonni materni. Quindi credo sia chiara la mia gratitudine verso i nonni, ma questo non toglie questo aspetto di senilità che già un compleanno porta con la concomitante festa dei nonni. Detto questo non potevano scegliere un giorno diverso, che ne so il 3 Ottobre?

Abbiamo approfittato del mio compleanno per vedere un capolavoro di Leonardo che non avevamo mai visto nonostante sia a Milano: il Cenacolo. Impressiona la maestosità di questo capolavoro visto così da vicino e soprattutto quel senso di delicatezza che l’opera emana legata alla tecnica usata da Leonardo e a tutti i fattori che hanno contribuito a rendere questo dipinto molto fragile. Un aspetto sicuramente curioso fu l’apertura di una porta da parte dei frati che serviva a collegare il refettorio con la cucina che cancellò per sempre la parte centrale sotto il tavolo proprio in corrispondenza di Gesù.

Dopo questa bella visita il programma prevedeva anche una tappa a una trattoria toscana (“La Bocca“), ma purtroppo (sempre in tema di nonni) sono saltati i piani così ho improvvisato al volo a casa un risotto allo spumante rosè mantecato con provola affumicata. Non è stato come essere al ristorante, ma devo ammettere che non è venuto per nulla male. Sicuramente ci rifaremo alla prima occasione possibile.