Siamo ritornati da questa vacanza iniziata al freddo e al gelo, ma fortunatamente finita con un bellissimo sole caldo e delizioso con due tormentoni, la classica canzone dell’estate – immancabile! – e una delle prime frasi di senso compiuto di Edo.

Il tormentone canoro è stata ballata tutte le sere: “Una zia che sta a Forlì”! Non conoscete la zia di Forlì? per la verità non la conoscevo nemmeno io, ma ormai Edo la vuole ballare in continuazione e si ricorda tutti i passi della coreografia. Uno spasso, soprattutto quando cerca di stare in equilibrio su un piede!

Io ho una zia, una zia che sta’ a Forlì
che quando va a ballare con il piede fa’ così
così così così con il piede fa’ così
così così così con la mano fa’ così…

L’altro tormentone è: “papà giù!”. Non facevamo in tempo a infilarlo nel suo alzasedia che iniziava: “papa giù, papà giù…” e via così finché colto da visione mistica non lo mettevo con i piedi per terra. E ancora adesso che siamo tornati come tutti i tormentoni che si rispettano è sempre lo stesso: “papà giù, papà giù…” ma ci sono anche variazioni al tema: “giù papà, giù papà…” per dimostrare ormai la sua padronanza con la lingua italiana!