19 Luglio 1992, ore 16.58
Eravamo giovani e belli, incoscienti, sognatori di un futuro sconosciuto ma desiderosi di essere artefici del nostro destino, inconsapevoli testimoni di un periodo storico e di una società che in quel momento non eravamo in grado di capire pienamente. Ci aspettavano le isole greche, belle ragazze, conquiste, quattro veri amici bruciacchiati al sole già durante la traversata del Mediterraneo che al fischio del treno non erano più in sei a condividere quel viaggio, ma bensì sette non sapendo dove avremmo ficcato nella cabina della nave quel bestione alto 2 metri con una busta di plastica in mano, nulla in quel momento ci poteva scalfire, nemmeno le bombe scoppiate il pomeriggio precedente a millecinquecento chilometri di distanza spaventose e distruttive come quelle di Maggio.
2 comments
20 Luglio 2010 alle 07:14
E il fragoroso botto sentito senza capire cosa fosse in una banca di Milano, e quello in una stazione da cui si era passati, ignari e lieti verso le vacanze, il giorno prima.
Nemmeno questi si potranno mai scordare.
21 Luglio 2010 alle 10:31
@D8a5
per non parlare di chi si trovava in volo e ritornava tutto felice verso casa… ce ne sono davvero tanti di episodi da non dimenticare!