Sono quasi sicuro che il titolo non vi dirà molto anche perché stiamo parlando di un cortometraggio, un piccolo film, speciale però, perché innanzitutto è un bel lavoro, ben fatto, ben girato e ben interpretato e poi perché sto parlando di amici, amici nel senso vero del termine perché abbiamo condiviso gran parte delle nostre estati insieme e anche se i tempi sono sempre più ristretti e non riusciamo a vederci come una volta continuiamo a vivere questa nostra amicizia. Ne abbiamo fatte tante (io, il Biondo, lo Scupino e il Mago), ma se parto con i ricordi questo post deraglierebbe rovinosamente, quindi ritorniamo sui binari originali e parliamo di “Uomini in gabbia”.
Anzi no, visto che è un corto vi invito a dedicare qualche minuto del vostro tempo per guardarvi il film e godervi Guido Caprino (memorabili le partite di poker con lui al tavolo) – forse qualcuno lo avrà visto vestire i panni del commissario Manara – in questa sua interpretazione sulla vita e su quello che la vita ci pone davanti, su quello che si vorrebbe essere e su come a volte la realtà non è quella che crediamo di vedere.
E del regista non parliamo? Come no! In attesa che completi finalmente di montare il suo nuovo film (“Nightshot”), Maurizio meglio conosciuto come Biondo (ma ormai di capelli biondi non c’è più traccia!) sta seguendo la sua strada lavorativa nella bassa modenese non dimenticando di fare quello che più gli piace, cioè, scrivere e dirigere film, davvero dei bei film! Uno de tanti ricordi rimanendo in ambito cinematografico: abbiamo visto tutta la rassegna del 94′ al Taormina Film Festival godendoci in anteprima lo spettacolo di “Pulp Fiction” terminata con il film “Smoking; No Smoking“, una specie di “Sliding doors” francese della durata infinita di 260 minuti: se non ricordo male verso le 2 di notte abdicammo prima della fine lasciando le scalinate del teatro greco (le nostre povere chiappe non ne potevano più)!!!
Questo post partecipa alla rubrica BUIO IN SALA, mercoledì cinematografico di Mamma F & Mamma C di Nati per delinquere. Grazie e buona visione.
3 comments
Mamma non basta said:
15 Settembre 2010 alle 16:47
Bello, proprio bello (il corto intendo)!!!! C’e’ parecchia verita’ nelle sue parole, quando parla delle scelte importanti.
Notevole il biondino, e non solo fisicamente. Io l’ho consciuto e apprezzato in uno sceneggiato con Margherita Buy (adoro la Buy).
Si chiamava ” Amiche mie “.
Se avessi 15 anni credo che avrei anche la sua foto nell’armadio, insieme a Raoul Bova e Kim Rossi Stuart 🙂
Mamma C said:
15 Settembre 2010 alle 17:55
Come sempre, sai stupire! 🙂 Mi sto guardando il corto, ed al di là del bel visino del Commissario Manara, è davvero una bella recitazione. La storia della sua amicizia col cane è toccante.. e non parliamo della seconda parte.. “La vita è tua, ma non puoi farne ciò che vuoi”.. Splendido il finale.
Maurizio said:
16 Settembre 2010 alle 03:11
Grazie al maghetto per il post, e alle mamme per i commenti positivi…