L’ho scritto molte volte, mi ripeto volentieri: Edo è un bimbo fantastico, ma con un carattere ben definito, forse troppo, testone all’inverosimile, capriccioso a volte che nemmeno un buddista zen riuscirebbe a contare fino a 10, ma è anche un bimbo affettuosissimo dotato di slanci di affetto che a volte ti lasciano senza parole.
Da Venerdì scorso è recluso in casa, vero che c’è il viaggio mattina-sera verso e da casa dei nonni, ma sta iniziando a soffrire questa situazione come se si sentisse chiuso in gabbia senza poter dare sfogo a tutta la sua energia: siamo al 5° giorno di antibiotico che non l’ha scalfito nemmeno un attimo, anzi sembra dargli una carica tipo spinaci per Popeye.
Questa mattina niente nonni, se la vedono mamma&figlio e ammetto di essere un po’ preoccupato: l’ultimo pensiero ieri sera prima di addormentarmi e il primo appena sveglio è stato: chi sopravviverà? Chi uscirà vincitore dall’Anfiteatro Flavio?
Update:
SMS dalla mamma (ore 11.45):
“Ha pestato 2 volte la testa contro il muro. Fatto volo dell’angelo dal divano. Arrampicato sul mobile tv e mi ha tirato un’altra ginocchiata nella pancia. Stsera esco io a cena… SOLA!”
Forse mi conviene fare un salto a casa in pausa pranzo!
Da leggere ascoltando Lisa Gerrard in “Now we are free” (tema del “Gladiatore”)
4 comments
polly said:
28 Gennaio 2011 alle 12:32
fatto coraggio, siamo messe uguali. solidarietà!
Dalle8alle5 said:
28 Gennaio 2011 alle 12:55
Dicono che se un bambino sta tranquillo è perché è malato.
Il tuo è l’eccezione che conferma la regola.
Coraggio.
E auguri.
Dalle8alle5 said:
28 Gennaio 2011 alle 12:56
Il mostricciatolo che stavolta compare di fianco al mio commento mi assomiglia: è cubico.
lellella said:
31 Gennaio 2011 alle 23:25
tale e quale al Piccolo Principe!
tutti uguali questi piccini 😉
bacioni