Sabato pomeriggio. Torniamo dal parchetto e ci fermiamo in cortile. Edo incrocia con lo sguardo un bimbo quasi pari età, scende dalla sua fiammante bici, mi chiede le due macchinine di Cars (di cui un’anteprima assoluta, la nuova Saetta che si vedrà al cinema in Cars 2) si avvicina al bimbo, ne presta una e gli dice:
“gochiamo insieme?”
E così trascorriamo un altra mezz’ora giù in cortile con una spiacevole sorpresa al momento di salire a casa.
“Edo, è ora di andare su, vai dal bimbo, richiedi la macchinina e andiamo!”
“Ok, papà!”
“Non c’è più, è sparita, ha detto che è persa!”
“Come persa?”
“E si!”
Nel frattempo vedo che bimbo e padre velocemente prendo il portoncino di casa. La cosa mi è sembrata subito strana, difficile che un bimbo perda una macchinina così senza accorgersene e soprattutto la stranezza era che delle due quella che casualmente si era persa era quella nuova.
Abbiamo sempre cercato di insegnare a Edo la condivisione dei giochi, non essere geloso delle proprie cose in modo da capire quanto sia bello e divertente giocare insieme e soprattutto condividerlo con gli altri bimbi (non sempre lo capisce, naturalmente, ma noi ci proviamo). Poi magicamente (si proprio magicamente perché ero sicuro dove si fosse persa) i giochi prestati si perdono e a quel punto ti passa decisamente la voglia di far capire certi comportamenti.
Domenica pomeriggio. Al parchetto giochi. Mentre Edo se la gioca tra scivoli, altalene e pallone, vedo arrivare padre e bimbo di cui sopra. Mi avvicino al padre:
“scusi, non è che per caso tra i giochi di suo figlio ha trovato una macchinina di cars?
“ahhhhhhhh, è sua?”
“e si che è mia, anzi è di mio figlio!”
“bene, allora dopo in cortile gliela porto giù”
“grazie” (alla fine ho dovuto pure ringraziato)
In questo modo, dopo che la mamma li ha pedinati fino a casa per recuperare la macchinina, siamo riusciti a rientrare in possesso nuovamente della preziosissima Saetta, lasciandomi non poche perplessità sull’astuzia di un bimbo quattrenne o al max cinquenne di affermare come un novello Lupin che aveva perso la macchinina mentre in realtà se la era intascata.
Per il momento sono felice che Edo non sappia ancora il significato di parole come astuzia, furbizia, malizia e quando le conoscerà spero che sia in grado di capire come comportarsi con le persone che incontrerà sul suo cammino che fanno di questi atteggiamenti una scelta di vita. Per il carattere di Edo che fa tanto rumore ma alla fine è un buono dal cuore tenero, penso che nemmeno a 18 anni avrebbe avuto la stessa faccia tosta di quel bimbo. Spero solo che questo suo carattere non gli faccia prendere troppe fregature nella sua vita.
Da leggere ascoltando (live) Ennio Morricone nel tema “Il buono, il brutto e il cattivo”
13 comments
30 Maggio 2011 alle 11:34
Se quel bambino non avesse voluto restituire la macchinina, era un atteggiamento sbagliato ma spontaneo.
Dire che l’ha persa quando non è vero, fa pensare che sia qualcosa che ha imparato in casa, dai genitori.
30 Maggio 2011 alle 12:19
senti, ma quel padre che è rientrato con il figlio avrà pur visto che questo aveva in mano qualcosa di non suo, no? quindi passi l’ingenua furbizia del minorenne, ma la paraculaggine del maggiorenne no! che nervi…
30 Maggio 2011 alle 15:08
A noi è successa una cosa simile con la macchinina di Doc. Il 5enne in questione era però un cugino e i genitori totalmente all’insaputa dell’intascamento. Il giorno dopo abbiamo ricevuto la telefonata di scuse (davvero mortificati). Credo che tra bambini questo succeda, temo anch’io di aver trafugato da piccola un giochino che non avevo alla mia amichetta. E’ un po’ più preoccupante l’atteggiamento degli adulti. Di mio tendo a non cogliere subito il dolo ma offro il beneficio del dubbio. Sicuramente, se c’è stata consapevolezza del fatto, quel padre si sarà sentito abbastanza di …… per essere stato beccato.
Ma io non ho ancora visto il modello nuovo di Saetta! Però appena esce il film mi sa che mi faccio portare dal pupo al cinema.
30 Maggio 2011 alle 16:40
@D8a5 & Silvia
Esattamente quello, quando sono andato a chiedere della macchinina non ha fatto alcun gesto di scusarsi, come se fosse la cosa più normale di ‘sto mondo!
@Mammozza
A questo link il nuovo assetto di Saetta: http://www.youtube.com/watch?v=n3ccCyWm63Y&NR=1
30 Maggio 2011 alle 21:51
sono senza parole!
sono contenta che Edo non conosca questa “furbizia”
31 Maggio 2011 alle 08:50
pazzesco.
però si vedono sempre più genitori insegnare certe “furbizie” ai figli.
ed è bruttissimo.
31 Maggio 2011 alle 08:58
in ogni caso essere furbi fa parte della vita 🙂
31 Maggio 2011 alle 10:14
Scusa esco un attimo dall’argomento principale del post: non avevo ancora guardato i video di cars su youtube, me li giocherò al momento opportuno. In questo periodo siamo conditionati dalle figurine della Disney-Pixar che ti “regalano” ogni tot euro di spesa in una nota catena di supermercati. Ma poi gli faccio la patrenale sul consumismo e su come ci fanno spendere di più seducendoci con invitanti proposte. La carne è troppo debole!
31 Maggio 2011 alle 10:18
@Mammozza
Noi siamo sommersi dalle figurine, oltre alle nostre, ce le danno i nonni, i vicini di casa senza figli… 🙂
31 Maggio 2011 alle 17:56
di macchinine saetta mc queen di mio figlio ne ho visto spesso sparire, prestate.
pochi e encomiabili i genitori che
a) se ne sono accorti (spesso non se ne rendono conto, e puo’ succedere)
b) si sono fatti dire dai figli a chi avevano preso in prestito la macchina (a quell’eta’ talvolta i bimbi inventano o omettono informazioni)
c) l’hanno fatta riavere spontaneamente
spesso sono dimenticanze, raramente e’ malafede, ma talvolta succede anche quella. gia’ instillata in allegri quattrenni.
31 Maggio 2011 alle 20:24
ci siamo passati pure noi, ed era pure un giocattolo che avevano prestato a sarah.a volte di rimane di sasso..
3 Giugno 2011 alle 12:17
io non me la prenderei, a quell’età i bambini sono egocentrici. sarebbe molto brutto invece se il padre si fosse accorto di tutto e fosse fuggito alla chetichella con il bambino per non fargli restituire il giocattolo.
a me è capitato che mia figlia rubasse un biglietto d’auguri al supermercato (che mi aveva chiesto di comprare e io ho detto no): gliel’ho fatto restituire con tante scuse. aveva fatto la furba, ma non ci vedo della malignità in questo, solo un brutto impulso che io ho cercato di correggere. l0’ho sgridata, certo, ma credo che fosse un’occasione in cui semplicemente le servisse la mia guida ferma e decisa.
10 Giugno 2011 alle 16:46
sono della stessa scuola di Stima: se vedo Matt con in mano un gioco non suo, vado alla ricerca del proprietario.. Un po’ sospetta la corsa al portone 😉
Senti, ma sono le macchinine che aveva quando ci siamo visti??? Ehehehhe, non le ha mollate un secondo!!!
PS: Anche noi ci stiamo prenotando per Cars 2, mi sa che sarà quello il battesimo del cinema 😉