@D8a5
Lo reputo un vincente (da intendere in senso sportivo) che ha saputo far emergere un intero movimento dall’anonimato con un’alta considerazione di sè, molto alta.
Tu mi citi il guru, il personaggio che a mio parere ha dato di più allo sport (e non solo alla pallavolo) di questi ultimi vent’anni, eliminando le scuse, motivando le persone, e vincendo tantissimo.
Ho avuto modo di lavorare con lui per poco, ed è stato grandioso.
E’ sua la frase “chi vince festeggia e chi perde spiega”. Grazie!
@Lucia
Vero, soprattutto la cultura dell’alibi la dovrebbero imparare in molti, soprattutto nel mondo del calcio: in questo pezzo è raccontata benissimo:
Ogni riferimento è puramente casuale, Antonio Manzini L’atroce delitto di via Lurcini. Commedia nera n. 3, Francesco Recami Il cuoco dell’Alcyon, Andrea Camilleri Vento in scatola, Marco Malvaldi Mio caro serial killer, Alicia Giménez-Bartlett La coppa degli immortali, Arrigo Sacchi La clinica Riposo & Pace. Commedia nera n. 2, Francesco Recami I tempi nuovi, Alessandro Robecchi Follia maggiore, Alessandro Robecchi Torto marcio, Alessandro Robecchi
4 comments
7 Giugno 2011 alle 13:20
“con qualche differenza rispetto agli oratori che mi hanno preceduto, vi parlerò di cose che conosco”
Questo tizio è strepitoso!
7 Giugno 2011 alle 13:53
@D8a5
Lo reputo un vincente (da intendere in senso sportivo) che ha saputo far emergere un intero movimento dall’anonimato con un’alta considerazione di sè, molto alta.
8 Giugno 2011 alle 12:11
Tu mi citi il guru, il personaggio che a mio parere ha dato di più allo sport (e non solo alla pallavolo) di questi ultimi vent’anni, eliminando le scuse, motivando le persone, e vincendo tantissimo.
Ho avuto modo di lavorare con lui per poco, ed è stato grandioso.
E’ sua la frase “chi vince festeggia e chi perde spiega”. Grazie!
8 Giugno 2011 alle 13:39
@Lucia
Vero, soprattutto la cultura dell’alibi la dovrebbero imparare in molti, soprattutto nel mondo del calcio: in questo pezzo è raccontata benissimo: