Lunedì. Pausa pranzo. Sono in giro in scooter perché devo andare a lezione d’inglese (ebbene si, perché per quanto tu possa essere bravo nel tuo lavoro, se non parli fluentemente inglese non vali una pippa!). Prendo a tutta velocità i bastioni di Porta Venezia (che costeggiano i giardini pubblici) direzione stazione centrale anche perché il tempo a disposizione non è illimitato e in ufficio ci devo pure tornare quando a metà bastioni brusca decelerata per il rosso del semaforo pedonale. Passa un uomo con casco in mano e subito dopo un nonno (un po’ avanti con gli anni) mano nella mano con il nipotino che avrà potuto avere l’età di Edo.
Erano di una tenerezza indescrivibile, sembrava che fosse il bimbo ad aiutare il nonno ad attraversare. I passi lenti, misurati, scorrevano tranquilli, mi hanno trasmesso calma e gioia, quella calma che fa a pugni con la frenesia di Milano e dei milanesi (perché per quanto tu possa essere bravo nel tuo lavoro, se non sei di corsa con auricolare all’orecchio non vali una pippa!), gioia per l’unione di due persone così vicine e lontane. In quell’immagine c’è tutto il senso della vita, un bimbo che sta facendo i primi passi e che giorno dopo giorno si apre a nuove conoscenze e un nonno che ne ha viste tante e che è al volgere della propria vita. Alba e tramonto. Yin e yang. Inizio e fine. Nell’incrocio e incontro di queste due persone c’è racchiuso tutto, due vite che per un tempo più o meno lungo cammineranno insieme mano nella mano. Ed io? Come sarò tra 30, 40 anni? Avrò un nipotino da portare al parco alla mattina e sarò in grado di farlo? Avrò e vivrò tutte quelle cose che i miei genitori non hanno avuto la possibilità di vivere? Domande che non hanno risposte e fortunatamente nessuno può darle e che dentro di me non voglio nemmeno avere.
Scatta il verde, rimango fermo a fissare nonno e nipote che scivolano via probabilmente verso casa a mangiare dopo il giro ai giardini contenti della bella giornata di sole. Nessun clacson è risuonato nell’aria solamente perché in scooter non davo fastidio!
3 comments
MammaTuttoFare said:
16 Marzo 2010 alle 09:33
che bella immagine!
Dalle8alle5 said:
16 Marzo 2010 alle 10:01
Una manina di bimbo che stringe la mano di un adulto è qualcosa che riempie il cuore.
Ruben said:
17 Marzo 2010 alle 08:52
@Mtf & D8a5:
Molte volte le situazioni più semplici e che possono sembrare banali sono bellissime!