In serata la febbre ha fatto nuovamente capolino rendendo incandescente la fronte e il corpicino di Edo e così dopo coccole&tachipirina l’abbiamo messo a letto verso le 8.30, alle 9 già dormiva con continui lamenti e rivoltandosi nel lettino come una cotoletta impanata non trovando posizione e un po’ tranquillità.

Ore 3.45: sento da lontano una voce che urla “mammmma”, cerco di capire se sto sognando oppure è proprio un incubo che mi ritrovo in camera di Edo convinto peraltro che fossero già le 6 (forse era più un desiderio!). Da quel momento fino alle 5.30 è stato un continuo chiamare ogni 5 minuti “mammmma” per chiedere acqua: si è scolato 2 bibo interi. Naturalmente dopo i primi tentativi di reinfilarmi a letto ho optato per la soluzione lungo e disteso sul parquet di fianco al lettino. Alle 5.30 distrutto (soprattutto la mia schiena) mi sono infilato nel letto chiedendo aiuto all’ONU. L’ONU nella persona della mamma ha capito la situazione è si presa in carico il pacco Edo ancora caldo.

Alle 7 dopo aver nell’ordine: guardato il menù di Cars per circa un quarto d’ora (senza vedere alcuna scena), aver giocato con i cubotti, disegnato, sbattuto la testa per terra perché utilizza il lettone come fosse un materasso gonfiabile del parco giochi, saltellato sul divano tirando manate sul quadro, per ultimo si è fatto grasse risate ogni volta che sentiva il click dello scatto della fotocamera del mio telefonino.

Di seguito un po’ di capolavori scattati questa mattina dall’Helmut Newton del nuovo millennio.