Photo by Edo
Il posto scelto per la sua prima partita allo stadio non è stato sicuramente il migliore che potessi prendere, prima fila secondo anello arancio, visione campo stile carcere, ma era comodo visto che per gli under 7 non viene riservato il posto (naturalmente l’ingresso è gratis) e quindi stando con me in braccio non avevamo nessuno davanti. Per Edo alla sua prima questo particolare non ha dato fastidio e ha potuto dare sfogo a tutte le sue domande: è stato come ascoltare “Tutto il calcio minuto per minuto” alla radio senza sosta. Una domanda dietro l’altra e appena mi distraevo nel dargli le risposte lui la ripeteva e non si passava alla successiva fino a risposta ottenuta. Ogni tanto le domande si ripetevano uguali, ma non ci facevo caso e cercavo sempre di essere attento.
Lo Stadio per un bimbo di 4 anni (quasi mezzo) è davvero una scuola di vita, si impara di tutto e il livello non è certo oxofordiano nei commenti e nei comportamenti. Ma quello va messo in conto (a me è capitato di uscire una sera dallo Stadio completamente fatto grazie a due cannaioli davanti, si erano fumati l’impossibile ed io che non ho mai acceso una sigaretta mi sono rifatto con gli interessi!).
Cosa gli è rimasto impresso più di tutto? Le scarpe arancioni di alcuni giocatori del Milan.
Sono contento che alla fine gli sia piaciuta l’esperienza Stadio (“papà quando andiamo a vedere Milan-Parma?” – perchè poi proprio Milan-Parma sinceramente non lo so!), io mi sono goduto invece mio figlio in un ambiente completamente nuovo, mi sono goduto mio figlio sorpreso, divertito, attento e guardando lui mi sono rivisto piccolo anch’io.
Papà e figlio insieme alla Stadio sarà un piccolo viaggio che ripeteremo in attesa di aggiungere anche Vick alla combriccola.
Da leggere ascoltando Phil Collins in “(love is like) heat wave”
PS: per quanto milanista, per quanto tifoso, il libro “Io, Ibra” non riesco a terminarlo.
4 comments
Dalle8alle5 said:
2 Maggio 2012 alle 10:49
Questa è una di quelle cose che riescono benissimo tra papà e figlio (maschio).
Quanto a portarci Vittorio, io aspetterei ancora un attimo 🙂
P.S. un po’ mi ha commosso ‘sto post
Murasaki said:
2 Maggio 2012 alle 11:58
Chissà che emozione per il piccolo Edo… anche un nostro amico molto tifoso del Milan di recente ha portato per la prima volta la figlioletta seienne (anche lei tifosa) allo stadio. Anche per loro è stata un’esperienza emozionante!
Bravo Ruben 🙂
Mammozza said:
2 Maggio 2012 alle 22:30
La canaglia non chiede sport ma vorrebbe vedere un concerto di Jovanotti, dici che può andare come iniziazione o meglio Vasco?
Mamma C said:
5 Maggio 2012 alle 21:38
Un meraviglioso alibi per condividere del tempo, delle emozioni, degli interessi.. Non solo per la partita in sé, ma scommetto che Edo è stato felicissimo anche e soprattutto delle attenzioni “strappate”..